sabato 8 aprile 2017

La ricerca delle origini nella cerca del Graal

di Vito Foschi

Un altro aspetto della cerca di Perceval è la ricerca delle proprie origini, un tema non in primo piano, ma presente nel racconto di Chrétien de Troyes. All’inizio del racconto troviamo l’eroe adolescente recluso nella Guasta Foresta dalla madre che vuole evitare di perderlo, come successo al marito e agli altri figli morti in battaglia perché cavalieri. La madre tiene il giovane all’oscuro del mondo per evitare che sia tentato dalla vita cavalleresca e perciò Perceval è all’oscuro delle proprie origini ignorando che padre e fratelli erano cavalieri. Addirittura il giovane ignora il proprio nome. Gli rivelerà il nome e le sue origini una sua cugina che incontrerà dopo il fallimento della prova nel Castello del Graal. Gli svelerà anche che il Re Pescatore è suo zio da parte di madre. Infine incontrerà un’eremita che completerà la sua formazione spirituale che si rivelerà essere un altro zio sempre da parte di madre. La ricerca del Graal permette a Perceval di scoprire le proprie origini e il proprio lignaggio e di poter succedere al trono del Re Pescatore. Lo Zio Eremita è un maestro per il giovane e il ritrovare la propria famiglia è anche un ritrovare i membri di una catena iniziatica a cui riallacciarsi. In questo senso Perceval è un predestinato o meglio ha le qualificazioni necessarie per essere iniziato, perché se non fosse partito dalla Guasta Foresta e affrontato le mille prove non sarebbe stato pronto ha ricevere gli insegnamenti dallo Zio Eremita e ovviamente non lo avrebbe neanche trovato.


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