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giovedì 15 ottobre 2015

I SENTIERI DI SAN MICHELE

Culti micaelici e antica viabilità sui monti del Chianti
di R. Centri e L. Pecchioni

Sui monti del Chianti il nome di San Michele Arcangelo ritorna costantemente, caratterizzando chiese, eremi, torrenti e la vetta stessa della catena: Monte San Michele, che fino all’inizio del novecento era meta di processioni devozionali. Il contesto geografico è reso coerente dall’esistenza di una strada antichissima, che rappresentava nel medioevo un importante itinerario per i pellegrini e un punto di riferimento per le transumanze. Di essa rimane un avvincente intreccio di sentieri, ricchi di curiosità e scorci suggestivi: un patrimonio culturale che aspetta da molto tempo di essere riscoperto, sia in senso archeologico, sia semplicemente turistico.
Proprio in Chianti, in un eremo dedicato a San Michele, esattamente settecento anni fa nasceva una confraternita le cui costituzioni si sarebbero diffuse in buona parte dell’occidente europeo. I monaci, solo in seguito definiti girolamini, scelsero questi luoghi per rifugiarsi sotto la protezione dell’Arcangelo, come fecero già molti eremiti in precedenza. Per gli autori del presente volume l’anniversario è stato uno stimolo a procedere in una ricerca specificamente dedicata ai culti e alle titolazioni micaeliche del Chianti, argomento raramente affrontato in modo esteso.    

tra gli argomenti trattati:
VIABILITÀ E PROPOSTE SENTIERISTICHE
SAN MICHELE NELLE DONAZIONI PRO-ANIMA
I LONGOBARDI E LE TITOLAZIONI A SAN MICHELE
L'ABBAZIA DI SAN PIETRO E SAN MICHELE DE' MONTI
MONTEDOMINI E ORSANMICHELE
LE TRADIZIONI MICAELICHE TRA IL XVII E IL XIX SECOLO
(...)


lunedì 14 maggio 2012

IL SEPRIO, I LONGOBARDI, IL MEDIOEVO


tratto da L'indipenza del 10 gennaio 2012

 
di REDAZIONE

Questo libro ripercorre la storia dell’antico Comitatus – prima ancora Iudiciaria – del Seprio nel Medioevo, quando quest’area, oggi appartenente alla Provincia di Varese, rivestiva un ruolo politico, strategico, militare ed economico-commerciale di primaria importanza.
I saggi qui raccolti forniscono un quadro completo sulle vicende del Seprio e del suo centro eponimo, Castrum Sibrium, oggi parco archeologico ma un tempo fortezza-cardine del sistema difensivo subalpino, distrutta nel 1287 da Ottone Visconti e mai più riedificata. Protagonista è anche la cittadina di Morazzone, che nell’aprile 2010 ha ospitato il convegno di cui questo volume rappresenta gli Atti: oltre a uno studio delle sue vicende storiche, è infatti presentato per la prima volta il resoconto dettagliato sugli scavi svolti nella chiesetta della Maddalena.
Completa il testo una disamina del Sistema museale archeologico della Provincia di Varese, fondamentale in vista dell’ormai prossima entrata di Castelseprio e Torba – come parte integrante del progetto Italia Langobardorum, L’Italia dei Longobardi – nella World Heritage List dell’Unesco.
Elena Percivaldi, l’autrice, è nata a Milano e vive a Monza. Laureata in Lettere Moderne – Storia, medievale, sposata, due bimbi, sono medievista, scrittrice e giornalista, critico d’arte e musicale.
All’attività di saggista, storico e critico affianca la curatela di mostre, la conduzione di programmi radio, la partecipazione in trasmissioni tv e radio a tema e a conferenze, convegni e seminari di studio in tutta Italia.

TITOLO: . Longobardi nella Lombardia settentrionale. Autore Libro: PERCIVALDI E. (a c.), Collana GLI ARCHI, illustrato, pagine 128, editore IL CERCHIO